Nei primi mesi di vita, ciò che serve al bambino, è la “stabilità”. Ha bisogno quindi, soprattutto di imparare a percepire se stesso, il suo corpo, i suoi confini, le sensazioni che gli provoca il movimento, il cibo, il sonno. Verso il secondo e il terzo mese di vita, il neonato è in grado di mettere a fuoco ormai molto bene gli oggetti, riconoscendo il volto materno e paterno.
Il primo sorriso intenzionale rivolto alla mamma è, forse, il primo vero gioco del bambino. Giocare a sorridere, osservare e riconoscere il volto materno, è una gioia impareggiabile e sconfinata per il piccolo. In questa fase si possono quindi proporre le prime giostrine, o piccoli pupazzetti appesi vicino alla culla o al passeggino, stimolando l’interesse e la curiosità del vostro bambino.